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AntiPortale! Google e Facebook possono sostituire i portali immobiliari?

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AntiPortale???

Facebook e Google possono essere gli “antiportale” al servizio degli agenti immobiliari?

Me lo chiede Massimo Ciocca, un consulente immobiliare che opera nella provincia di Bergamo.

“Antiportale” termine veramente brutto e cacofonico!
Purtroppo lo sento dire spesso. Più che altro è il sintomo di un malessere della categoria contro i portali immobiliari (almeno per i BIG). Ma sinceramente non ha alcuna attinenza con la realtà. Google AdWords e Facebook ADS sono altri 2 strumenti che possono (anzi DEVONO) rientrare nel marketing mix ma che hanno caratteristiche complementari ma che devono operare all’unisono.

AntiPortale è sintomo di malessere degli agenti immobiliari contro i portali immobiliari BIG

Solo per schematizzare:

  • Google AdWords è un “search marketing”. Permette di intercettare l’utente nel momento stesso in cui effettua una ricerca per soddisfare una propria necessità.
    Ha un costo per clic che potrebbe anche essere molto oneroso. Gestisco progetti real estate in città medio-grandi ad esempio dove il costo per clic è anche superiore a 0,50 € per clic. Solo 2 anni fà le stesse parole chiave costavano la metà…
    A fronte di tale costo si dovrebbe avere una maggior qualità. Oggi da mie esperienze questa qualità e tassi di conversione sono calati, si rendono necessarie affiancamenti di altre tecniche come il remarketing adwords.
    Un’ulteriore criticità che rischia di depotenziare lo strumento dopo aver intercettato l’utente giusto è rappresentato dalla struttura del sito dell’agenzia immobiliare.
    Intercettato l’utente, se lo si manda su una pagina non studiata ed ottimizzata per invogliare l’utente al passo successivo, ossia farsi contattare telefionicamente o scrivere un messaggio da un apposito box si vanifica tutto il processo! E si buttano soldi!
    Ma se tutto il flusso funziona a dovere i risultati possono essere inimmaginabili!
  • Facebook ADS ha caratteristiche molto diverse da Google AdWords.
    Serve ad intercettare la domanda latente. Per capirci: se vado su Google per cercare un appartamento bilocale a Bologna con prezzo massimo di 170.000 €; poi sono la stessa persona che  va a cazzeggiare su Facebook e vedo una pubblicità che reclamizza un bilocale a Bologna con le caratteristiche da me ricercate con elevata probabilità clicco e vado a vedere i dettagli dell’immobile. L’utilizzo combinato dei 2 canali mi permette di raggiungere diverse tipologie di utenti che però hanno la stessa esigenza. Anche in questo caso, è fondamentale far atterrare l’utente su una pagina idonea alla conversione.
    Ossia agevolare l’utente a compiere l’azione per la quale avete pagato.
  • Portale Immobiliare: è un mass-market.
    Se ho un portafoglio di 50 immobili, difficilmente potrò applicare un marketing personalizzato per ognuno di questi e quindi butto tutto nel bidone “portale Immobiliare”. Inoltre, come ho ripetuto più volte, un portale immobiliare è un importante strumento per alimentare il proprio database marketing. Creare un database di utenti target mi permette di poter utilizzare il direct e-mail marketing ed il remarketing di Facebook e con qualche difficoltà tecnica in più, anche di Google.

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