Zelig Immobiliare: perché irridere i clienti è il peggior marketing per un Agente Immobiliare?

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Zelig Immobiliare - comunicazione per agenti immobiliari

C’è una nuova moda che serpeggia tra gli agenti immobiliari italiani: fare video sui social che ironizzano, a volte in modo anche pesante, sui propri clienti.  È nato tutto da un’idea brillante, ma ha preso una piega pericolosa.

Benvenuti nello “Zelig Immobiliare”, il fenomeno che sta trasformando professionisti seri in comici improvvisati… con effetti devastanti sulla loro reputazione.

La domanda che dobbiamo porci è semplice ma fondamentale:

Vuoi essere ricordato come “quello che fa ridere” o “quello a cui affidare con fiducia la casa”?

Tutto è iniziato con Ale Tode, un creator davvero in gamba. Con il suo stile brillante, ironico e intelligente (reinterpretando in chiave immobiliare sketch già consolidati sui social), ha saputo catturare le dinamiche quotidiane degli agenti immobiliari… parlando agli agenti immobiliari.  Il suo target era chiaro: aiutare i professionisti a ridere dei propri errori, creando empatia tra colleghi.

Eppure, qualcosa è andato storto. Molti agenti immobiliari, vedendo il successo di Ale, hanno pensato:  “Ehi, se faccio lo stesso, attirerò più clienti!”  

Allerta spoiler: no, non funziona così. E adesso vediamo perché.

L’errore di fondo: bersaglio sbagliato

Parlare al cliente, non al collega

Quando un agente immobiliare comunica online, il suo vero pubblico non sono i colleghi, ma i clienti: persone che devono vendere o comprare casa.

  •  I clienti vogliono fidarsi.
  •  Vogliono sentirsi capiti.
  •  Non vogliono essere derisi.

Empatia vs Derisione

Quando usi l’ironia per ridicolizzare i clienti:

  • Distruggi l’empatia.
  • Indebolisci la tua autorevolezza.
  • Rafforzi i pregiudizi negativi sulla categoria.

E purtroppo, gli effetti si vedono nei commenti: colleghi che ridono e applaudono e i clienti che commentano negativamente e si allontanano. 

  • “Sì, bravo, simpatico… ma io non ti affiderei mai la vendita di casa mia!”
  • “anche da questo video si vede la vostra professionalità” 

  • “Se tutti gli agenti immobiliarifossero così arroganti nessuno darebbe la casa agli agenti immobiliari” 

  • “Hai perso un cliente con la tua esperienza e cortesia” 

  • “se dovessi vendere casa te saresti l’ultima persona al mondo che darei l’incarico…” 

  • “meglio non avere a che fare con le agenzie”  

Esempi concreti di errori comunicativi

Purtroppo, alcuni video sono scivolati davvero nel cattivo gusto:

  • Una gag su un funerale, dove si chiede se si deve vendere casa. 
  • Una scena di incidente stradale, con agenti che offrono servizi immobiliari ai feriti.
  • Sketch dove si tirano calci ai clienti che non prendono i volantini.

E la domanda è: ti affideresti a uno così?

Immagina di essere una signora di 63 anni, appena rimasta vedova, che vuole vendere casa.  Ti rivolgeresti mai a un agente che ha fatto battute su un funerale?  La risposta la conosci già.

E ancora: hai mai visto un avvocato prendere in giro i suoi clienti perché non capiscono il codice civile? O un commercialista ridicolizzare chi sbaglia l’IVA? No. Perché quelle sono professioni. E comunicano come tali.

Modelli positivi da seguire

Jacopo Tartaglia

  • 12.000 follower su Instagram 
  • 21.000 like su TikTok
  • 57.000 iscritti su YouTube
  • Ospite su Radio Deejay come esperto

Jacopo fa video tecnici, esposti in modo chiaro, con un tono professionale ma umano.
E funziona. Perché comunica valore, non derisione.

Luigi Ilardi

  • 66.000 follower su TikTok 
  • Oltre 500.000 like

Luigi non è un agente immobiliare, ma riesce a parlare al pubblico giusto: chi vuole vendere o comprare casa.  Lo fa con semplicità, chiarezza e rispetto.

Domanda provocatoria:
“Se è più difficile comunicare bene, perché non provarci?”
Semplice, richiede più impegno. Molto più semplice fare i “simpatici”.
Ma solo uno di questi approcci porta anche risultati veri! Indovina quale?

Comunicare da professionisti: come fare davvero Marketing Immobiliare?

Tre principi da seguire:

  1. Educare: crea contenuti che insegnino qualcosa: come preparare una casa per la vendita, come leggere una planimetria, come funziona una proposta d’acquisto. 
  2. Empatizzare: mostrati umano. Capisci le emozioni di chi vende o compra. 
  3. Valorizzare: racconta storie di successo, testimonianze reali, case history.

Esempi concreti di contenuti alternativi:

  • Mini-guide (ma basta con i 7 segreti + 1 perfavore…) 
  • Tour virtuali educativi 
  • Pillole informativa raccontante casistiche reali
  • Video brevi con tips pratici
  • Fantasia… cogliete tutti i dubbi del vostro cliente che raccogliente nella vostra attività quotidiana e trasformatela in soluzione, non in derisione.

Semplice? NO!
Efficace? Assolutamente sì.

Oggi vi trovate davanti a un bivio:
Vuoi essere ricordato come “quello che fa ridere” o “quello a cui affidare la casa”?

Non è più il tempo di inseguire i like facili. È il momento di costruire fiducia, autorevolezza e rispetto.

Guarda il video completo “Zelig Immobiliare” e ripensa da oggi stesso alla tua strategia di comunicazione!

Domande Frequenti (FAQ)

Perché ridicolizzano il cliente invece di creare empatia. Un cliente che si sente preso in giro difficilmente si fiderà abbastanza da affidarti la vendita della propria casa.

Non è l'ironia in sé il problema, ma il bersaglio. Se ironizzi sulle situazioni quotidiane dell’agente può funzionare, se deridi il cliente, distruggi la fiducia.

Jacopo Tartaglia e Luigi Ilardi sono due ottimi esempi: comunicano in modo tecnico, accessibile, professionale e rispettoso del target dei venditori e compratori.

Concentrati sull'educare i tuoi clienti, mostrare competenza ed empatia. Racconta storie di successo, crea contenuti informativi e rispondi ai dubbi reali delle persone.

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